L’espressione del Cristo, tratta dal Vangelo di Giovanni, è stata pronunciata durante il Suo incontro con un uomo cieco. La cecità nella Bibbia è figura della vita vissuta nelle tenebre del peccato, nel buio totale di questo mondo; infatti, la Scrittura ci ricorda che Cristo “ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del Suo amato Figliuolo” (Col.1:13). Quando si incontra Cristo per la prima volta si è portati come Simeone ad esclamare: “…i miei occhi hanno visto la tua salvezza che hai preparata dinanzi a tutti i popoli; luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo…” (Luca 2:29-32). La luce di Dio in noi ci incoraggia ad annunciare a tutti il glorioso messaggio dell’Evangelo, ancora oggi è luce che illumina ogni cuore. La voce soave di Dio giunge a noi autorevole e sovrana: “Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce” (I Pietro 2:9). Amici che leggete queste pagine, “…questo è il messaggio che abbiamo udito da Lui e che vi annunziamo: che Dio è luce, e che in Lui non vi son tenebre alcune” (I Giov. 1:5). Avvicinatevi al Signore con cuore umile, confessate i vostri peccati a Dio ed Egli che è fedele e giusto vi perdonerà e il Suo sangue prezioso vi laverà da ogni iniquità. Il Signore sta per ritornare, Egli accoglierà tutti coloro che Lo hanno amato e servito nella gloria del cielo e nella nuova Gerusalemme; lì infatti “…non ci sarà più notte; ed essi non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché li illuminerà il Signore Iddio, ed essi regneranno nei secoli dei secoli” (Apoc.22:5).