Amasa, generale del popolo di Giuda, ritardò all’appuntamento fissato dal re Davide. Un altro supplì alla sua assenza. Trafelato, Amasa si recò al luogo d’incontro dei soldati ma un guerriero invidioso, approfittando della sua distrazione nel salutarlo, gli tolse la vita con un tranello. Un ritardo che gli costò caro. Ci sono ritardi che trovano giustificazione, cagionati dal traffico, dal maltempo, da imprevisti. Ci sono ritardi che alimentano l’attesa, come il ritardo della sposa, dell’esito di un esame, di una lieta notizia… È vero, però, che un altro Re, ben più glorioso di Davide, ha fissato un tempo al quale non puoi permetterti di arrivare in ritardo. Questo Re è Cristo Gesù. La Sua regalità fu onorata dai magi d’Oriente, che “prostratisi, Lo adorarono; ed aperti i loro tesori, Gli offrirono dei doni.” (Mt. 2:11) La Sua regalità fu schernita dai soldati romani che “spogliatoLo, Gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo e una canna nella mano destra; e inginocchiatosi davanti a Lui, Lo beffavano, dicendo: Salve, Re dei Giudei” (Mt. 27:28-29). Cristo Gesù è il Principe della Vita, che ha vinto sulla morte e sul peccato, e che vuole regnare nel tuo cuore, se lo permetterai. Egli, presto, tornerà; ha fissato un tempo nel quale vuole trovarti preparato, attento, equipaggiato; quel tempo è “l’ora che non pensate” (cfr. Mt. 24:44). Gesù ritorna: sei tu pronto?