Nella ricca e frenetica Tessalonica, i seguaci di Cristo, a causa del loro messaggio rivoluzionario, furono pesantemente accusati davanti ai magistrati. Si attribuiva loro di aver messo sottosopra il mondo. Nella veemenza di quest’iperbole, sono celate, però, delle verità attuali. Dovremmo interrogarci sull’incidenza, nella società odierna, del nostro essere cristiani. È vero, infatti, che il seguace di Cristo ha “l’animo alle cose di sopra, non a quelle che son sulla terra, poiché la vita sua è nascosta con Cristo in Dio” (Col. 3:2-3). È, quindi, come camminare controcorrente, in un altro senso di marcia, in una nuova dimensione. Praticamente ciò corrisponde ad una vita avulsa da ira, collera, malignità, maldicenza, menzogna, disonestà nelle labbra… “Camminare sottosopra” significa rivestirsi di santità e amore, compassione, umiltà, dolcezza, pazienza. Ciò non viene da sé stessi: è il carattere di Cristo, che regna nel vero cristiano. Nel Sermone sul Monte, Gesù ha mostrato a chiare lettere, nel confrontarsi con il Padre Celeste e con il prossimo, il modo “d’agire al contrario”: Se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; e a chi vuol litigare con te e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello… amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli (Mt. 5:40,44-45). Il cristiano può “capovolgere” il mondo, afferrando “la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio”, e, quindi, “vincendo il male con il bene”. Il credente ancora oggi può proclamare un regno nuovo, che non è materiale, ma che inizia dal cuore, ove Cristo è sovrano: Egli ha detto “il Regno di Dio è dentro di voi” (Lc. 17:21). E in te chi regna? Il caos del principe di questo mondo, o Colui che ha tanto amato il mondo da mandare il Suo Figliuolo Cristo Gesù a morire per te?