Perché non battezziamo i bambini?
 La risposta immediata sarebbe perché il battesimo dei bambini non ha un fondamento biblico. Quanto scritto di seguito non ha la pretesa di essere un “trattato teologico”, ma soltanto una semplice ed attenta valutazione dell’insegnamento globale della Parola di Dio, “ispirata, unica, infallibile ed autorevole regola della nostra fede e condotta”. Come cristiani evangelici la nostra preghiera è che ogni credente rimanga attaccato “…alla parola sicura, così come è stata insegnata…” (Tito 1:9), fondati e saldi in “Tutto l’Evangelo”, evitando cosi di “praticare il non oltre quel che è scritto” (I Cor.4:4).
Per saperne di più
La chiesa cattolica romana è una chiesa sacramentale, cioè fondata sui sacramenti, che sono sette: battesimo, eucarestia, cresima, matrimonio, ordine, estrema unzione e penitenza, questi sette sacramenti sono considerati “mezzi invisibili della grazia di Dio”, che operano nell’individuo indipendentemente dalle disposizioni personali del cuore. Di conseguenza, il battesimo degli infanti, secondo la chiesa cattolica, è il sacramento che fa diventare l’individuo un cristiano, cioè un seguace di Cristo, figlio di Dio e membro della chiesa romana. Il battesimo dei bambini inoltre, secondo il pensiero cattolico, conferisce la prima grazia santificante, togliendo il peccato originale e pagando ogni debito. Secondo la dottrina cattolico-romana, il battesimo può essere amministrato indifferentemente per aspersione, per infusione, e qualche volta anche per immersione. Inoltre, viene insegnato in maniera chiara che il battesimo degli infanti è necessario per la salvezza eterna. Il Codex juris Canonici dice: “che i bambini devono essere battezzati quanto più presto possibile, dopo la nascita”.
Una strana curiosità
Secondo la chiesa romana i bambini che muoiono senza aver ricevuto il battesimo, essendo privi della grazia santificante, non possono entrare nel cielo e ne rimangono esclusi in eterno. In seguito, dopo svariati attacchi da parte di diverse correnti teologiche, escogitarono il LIMBUS PUERORUM, località in margine dell’inferno, dove non si patisce pena ma si rimane privi della beatitudine soprannaturale, cioè della visione di Dio e della comunione eterna con Lui. Questa credenza sebbene universalmente creduta e insegnata nel cattolicesimo, non è dottrina ufficiale della chiesa cattolica romana.
Uno sguardo alla Parola di Dio
Indubbiamente questa dottrina cattolico – romana è contraria:
- Alla Scrittura: In quanto non esiste nessun riferimento biblico al battesimo dei bambini, ed il battesimo cristiano praticato ai solo adulti nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, per immersione, dopo la conversione è sempre collegato al ravvedimento (Matteo 28:18,19; Atti 2.28; 8:12). Valgano due esempi per tutti, Atti 18:8 “…Molti ancora dei corinti, udendo Paolo, credevano ed erano battezzati”, Marco 16:16 “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato”. Il battesimo, quindi, secondo l’insegnamento del Nuovo Testamento, va amministrato agli adulti per immersione dopo la conversione.
- Alla Logica: Perché il Pedobattismo (o battesimo degli infanti) come mezzo di salvezza urta col concetto del libero arbitrio ed obbligherebbe così i fanciulli ad accettare inconsapevolmente il cristianesimo (Marco 16:16; Atti 2:37 ; 8:36).
La chiesa primitiva non battezzava i bambini: Tertulliano infatti (160-240 d.C.) affermava: “E’ meglio che ognuno ritardi il suo battesimo secondo la sua condizione, disposizione ed età, specialmente per i giovani, si accostino quando sono arrivati alla maturità, con sufficiente conoscenza, quando sono istruiti sulla ragione del battesimo”.
L’unico modo per divenire un vero cristiano è andare al Cristo, alla Verità rivelata da Dio nelle Sacre Scritture, quella Verità, l’Unica della quale Gesù stesso disse: “…E conoscerete la Verità, e la Verità vi renderà liberi” (Giov.8:32).
Gioacchino Caltagirone |