Chirurgia Estetica o INTERVENTO DIVINO? “Per farla comparire davanti a sé …senza ruga o altri simili difetti”. (Efesini 5.27)
Risulta davvero interessante come in un testo di etica matrimoniale, l’apostolo faccia una breve schematizzazione di tutta l’opera di Cristo. Egli ha amato la Chiesa, ha dato sé stesso, la santifica, la purifica e le dona la Sua Parola, perfezionandola e rendendola irreprensibile per la vita eterna. Attraverso questa brillante descrizione paolina, lo Spirito Santo ci mostra come Gesù abbia compiuto, e stia ancora compiendo, un’opera paziente e potente perché la Chiesa sia beata, non abbia più di che vergognarsi e realizzi la nobiltà alla quale è stata chiamata. In questa descrizione dell’opera di Cristo, svolta ogni giorno in nostro favore, c’è un’espressione che desidererei meditare con voi: “per farla comparire davanti a sé…senza ruga o altri simili difetti”. Tempo fa chiesi ad un amico dermatologo cosa fosse una ruga. Mi spiegò che la ruga è una piega che appare e si manifesta sulla superficie della pelle. Consiste in un cedimento delle strutture cutanee dovuto non solo ad una carenza di collagene, ma anche allo stiramento e all'estensione ripetuti di alcune zone della pelle, in particolar modo del viso. In generale, mi diceva, le cause delle rughe sono di varia natura: l'età, devono essere considerati anche i fattori genetici, ambientali, costituzionali e da non sottovalutare è anche la prolungata esposizione al sole. Con dati alla mano continuava a spiegarmi che le rughe iniziano a manifestarsi, mediamente, nella donna tra i 20 e i 25 anni di età e nell'uomo tra i 25 e i 30. Dunque, dal nostro testo sacro impariamo che Cristo non solo desidera santificare e purificare il Suo popolo, ma aspira ad un’opera ancora più profonda e completa, desidera preservare la Sua chiesa dall’invecchiamento spirituale. La chiesa del Signore deve presentarsi un giorno davanti allo Sposo “senza ruga o altri simili difetti”. Consideriamo insieme le cause che potrebbero produrre un “invecchiamento” della nostra fede:
- L’ECCESSIVA ESPOSIZIONE AL MONDO
Gli esperti consigliano un'esposizione al sole moderata e controllata. Le radiazioni solari infatti non solo danneggiano gli occhi, ma aumentano il rischio di tumori quali melanomi e carcinomi. Inoltre, un’eccessiva esposizione al sole è una delle cause base dell’invecchiamento cellulare della pelle. Lo stesso è per la vita spirituale della Chiesa. Più essa si avvicina al mondo, più si espone assorbendone gli usi e i costumi, più entra in relazione con il mondo e più è evidente il suo invecchiamento nella fede. La chiesa del Signore rischia di perdere la bellezza e la luce che provengono da una comunione profonda e intima con Gesù. La preghiera che Cristo elevò al Padre fu questa: “Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno” (Giov. 17:15). Alcuni personaggi della Bibbia ci insegnano che esporsi troppo al mondo è rischioso: Davide anziché andare a combattere, scese sul suo terrazzo; Dina avrebbe potuto rimanere al sicuro nelle tende di suo padre e invece volendo avvicinarsi ad un villaggio subì violenza; Sansone scelse le cose del mondo, abitò nelle tende del peccato; il prodigo si ritrovò a vivere in un paese lontano, troppo lontano; e che dire di Lot che si ritrovò a vivere nel bel mezzo di una città immorale. Possa essere il desiderio del salmista la preghiera della chiesa del Signore: “Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi” (Salmo 84:10).
- LA SCARSA CURA DELLE COSE DI DIO
Un altro fattore a rischio, a detta degli esperti, che produce un precoce invecchiamento è la scarsa cura della pelle. Essa deve essere, affermano gli addetti ai lavori, idratata e protetta. Questa realtà ci induce a riflettere sulla necessità di curare le cose di Dio per vivere una vita spirituale giovane e dinamica. Come la pelle deve essere curata e protetta, così le cose di Dio, come la consacrazione individuale, la preghiera, la meditazione della Parola di Dio, l’evangelizzazione, la cura dei più bisognosi e tanto altro ancora devono essere al centro della nostra vita quotidiana. Molti credenti stanno invecchiando seduti nel banco di una comunità, altri hanno perso il vigore e la forza pur rimanendo in chiesa, ma quello che conta è vivere in Cristo, la Sua vita, il Suo volere, realizzare la Sua presenza. Questo farà di noi credenti che curano le cose sante di Dio.
- L’INQUINAMENTO DELL’ARIA
Infine, l’inquinamento atmosferico è tra i fattori che concorrono all' invecchiamento della pelle. Una dottrina non sana, un insegnamento annacquato, una predicazione diluita produrrà un precoce invecchiamento dello spirito e della fede. La chiesa del Signore ha il dovere di mantenersi giovane e deve continuare a respirare “l’aria” pura del libro degli Atti degli Apostoli. È scritto:Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati (Atti 2:41-47). Ancora leggiamo: “Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza. La moltitudine di quelli che avevano creduto era d'un sol cuore e di un'anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva ma tutto era in comune tra di loro. Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro. Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l'importo delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi, veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno. Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che tradotto vuol dire: Figlio di consolazione), Levita, cipriota di nascita, avendo un campo, lo vendette, e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli” (Atti 4:30-37).
Dio aiuti la Sua Chiesa a non perdere la bellezza della grazia e lo splendore della pienezza dello Spirito Santo in vista del Suo imminente ritorno.
Gioacchino Caltagirone
|