Il culto cristiano cap. 4 “Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce ” (I Pietro 2:9);
“Gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro supplicazioni” (I Pietro 3:12);
“Io rendo sempre grazie all’Iddio mio facendo menzione di te nelle mie preghiere” (Filemone 4)
 La preghiera : Espressione del sacerdozio Universale dei credenti
La preghiera è una risorsa preziosissima accordataci dal Signore nel tempo della nostra vita terrena. Essa fa parte della vita spirituale che siamo esortati a praticare costantemente e per mezzo della quale possiamo avere comunione con Dio nostro Padre. Grazie a Dio, con la Sua Parola, Egli si compiace di comunicarci la Sua volontà per la nostra vita, con la preghiera invece abbiamo il privilegio di rivolgerci a Lui in piena libertà sapendo d’essere ascoltati (Ebrei 10:19). Un monito sarà utile fin dall’esordio: lo studio degli insegnamenti della Parola di Dio richiede umiltà e spirito di preghiera, poiché “gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi”(Matteo 20:16), accade così che Dio ha nascosto “queste cose ai savi ed agli intelligenti” e le ha rivelate “ai piccoli fanciulli” (Matteo 11:25). La preghiera è un altro elemento importante durante la celebrazione del culto al Signore. Questa necessità, sorta dal momento in cui l’uomo fu messo fuori dall’Eden, è stata suggerita e perfezionata da Gesù Cristo il Salvatore del mondo. Egli insegnò:
- A pregare Dio come nostro Padre (Matteo 6);
- Ad unire le preghiere (se due di voi si accordano…Matteo 18:19);
- A pregare con fede (tutto quello che chiederete con fede, lo otterrete…Matteo 21:22);
- A perseverare (chiedete e vi sarà dato…Matteo 7:7-8);
- Ad essere umili nel cospetto di Dio (ma il pubblicano non ardiva alzare il capo…Luca 18:9-14);
- Ad essere sottomessi alla volontà del Padre (Padre non la mia ma la tua volontà sia fatta… Matteo 26:39-46).
Gli apostoli avevano imparato dal Maestro stesso l’importanza della preghiera è per questa ragione che Paolo e gli altri davano ad essa la giusta importanza. Rimaniamo colpiti constatando nella Bibbia com’essa segua immediatamente la conversione. Mandando Anania a Damasco a cercare Saulo da Tarso, il Signore gli dice: “Egli è in preghiera” (Atti 9:11). La preghiera occupa nella Parola un tale posto, e gli insegnamenti e le esortazioni in rapporto ad essa sono totalmente abbondanti e svariati, che possiamo suddividere questo soggetto in quattro punti essenziali.
L’esempio nella preghiera
La Bibbia è ricca di esempi, di uomini e di donne che hanno apprezzato, sperimentato, vissuto nella loro propria vita l’efficacia e la potenza della preghiera. Mosè (Esodo 32:9-14); Anna (I Samuele 1:11-12); Davide (Salmo 28; 51 ecc…); Daniele era un uomo di preghiera (Daniele 2:17-18; 6:10-15; capitolo 9 e 10; 12:8-13); Simeone (Luca 2:25-35); Paolo (Romani 1:8-10; Efesini 1:15-19; Colossesi 1:8-11 ecc..); Gesù si ritirava spesso per pregare. (Matteo 26:36-39; Luca 6:12; 9:18-28; 11:1).
L’accesso alla preghiera
È nel nome del Signore Gesù che le nostre preghiere si indirizzano a Dio. “Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò” (Giovanni 14:14). Per mezzo di Gesù, il nostro unico Sommo Sacerdote che può simpatizzare con noi nelle nostre infermità, possiamo accostarci con piena fiducia al trono della grazia (Ebrei 4:14-16). Grazie all’opera che Gesù compie nel cielo in nostro favore, le nostre preghiere, presentate nel nome di Gesù, giungono a Dio come avvolte dalla Sua Giustizia e dalla Sua Santità.
Attitudini importanti nella preghiera
Quando eleviamo le nostre preghiere al Signore dobbiamo:
- essere coscienti della nostra debolezza. Realizzare cioè la nostra incapacità e la necessità del soccorso divino che ci inducono ad abbandonarci al Signore con la preghiera. Non possiamo rivolgerci a Lui con spirito di presunzione (esempio del pubblicano e del fariseo Luca 18:9; Salmo 6:2; Salmo 50:15);
- avere una fede viva. Bisogna che ciascuno di noi si accosti a Dio con piena fiducia sapendo che Egli è il rimuneratore di quelli che Lo cercano. Egli è potente da fare infinitamente più di quello che chiediamo e pensiamo, abbiamo pertanto motivo d’essere fiduciosi e senza timore (Ebrei 4:16; Salmo 37:4; Salmo 91:2).
Il Signore ci aiuti a non dubitare (Giacomo 1:7; Marco 11:24).
Una paziente attesa
Il Signore sa quello che ci necessita, ma sa anche il tempo adatto per rispondere alle nostre richieste (Lamentazioni 3:26). Saul a causa della sua impazienza non aspettò Samuele e offrì l’olocausto. Conosciamo tutti la storia sappiamo quali furono le conseguenze di quel folle gesto (I Samuele 13:6:14). La pazienza è conseguenza della natura divina alla quale partecipiamo (II Pietro 1:3-7). È anche il risultato della prova della nostra fede (Giacomo 1:3; Salmo 5:3).
Una giusta durata della preghiera
Certamente nella nostra preghiera privata non stancheremo il Signore. La Parola ci esorta a non cessare mai di pregare (I Tessalonicesi 5:17), a farlo in ogni tempo (Luca 21:36), del continuo (Luca 18:1). Quanto invece alle preghiere fatte in pubblico, guadagneranno fervore e freschezza per la brevità, la semplicità e la precisione (Luca 20:47; Matteo 6:7).
Sottomessi alla Sua volontà (I Giovanni 5:14-15).
Le nostre preghiere devono essere in accordo con la Sua benedetta volontà e con umiltà e sottomissione accettarla. Investigando le Scritture, acquisteremo il discernimento di questa volontà. L’apostolo Paolo scrivendo alla chiesa di Efeso disse: “Non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volontà del Signore” (Efesini 5:17). Gesù ci da’ l’esempio perfetto di sottomissione quando nel Getsemani concluse la Sua preghiera esclamando: “Non come voglio io, ma come tu vuoi” (Matteo 26:39-42).
Alcuni diversi aspetti della preghiera
- La domanda o richiesta (Filippesi 4:6; Giovanni 14:14);
- La supplicazione è una preghiera ardente e insistente (Daniele 9:18; Salmo 140:6);
- L’implorazione è l’espressione del dolore, è il gemito di un cuore oppresso (I Samuele 1:15,16; Salmo 55:2; Salmo 102);
- Il sospiro, anche questa è una manifestazione dei sentimenti dell’uomo abbattuto (Lamentazioni 3:56; Marco 8:22,23);
- L’intercessione è un aspetto speciale e molto importante della preghiera. La Parola ci insegna a pregare per chi ci fa torto e ci perseguita (Matteo 5:44). Il Signore ha interceduto per i trasgressori (Isaia 53:12; Luca 23:34). Stefano (Atti 7:60);
- La confessione è l’atto per il quale si riconosce un male commesso (Levitico 5:5; I Giovanni 1:9; Proverbi 28:13).
Gioacchino Caltagirone |