Il culto cristiano cap. 8 “Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utile comune ” (I Corinzi 12:7)
I carismi: Espressione dell’intervento dello Spirito Santo
Abbiamo visto che lo Spirito Santo è l’Agente per mezzo del quale il culto a Dio è attuato in “Ispirito e verità”. I carismi dello Spirito Santo esprimono in modo evidente e inequivocabile l’intervento dello Spirito del Signore nella comunità locale radunata nell’Unico nome di Cristo Gesù.
- Il significato del termine biblico
Il libro degli Atti degli apostoli, narrando del battesimo nello Spirito Santo, parla sempre di “dono” dello Spirito Santo (Atti 2:38; 8:20; 10:45; 11:17), mentre nelle epistole si parla di “doni” dello Spirito Santo (I Cor.12:1; 14:1). Qual è la differenza? I termini usati nell’originale sono diversi: Il “dono” (doreá) dello Spirito Santo è il battesimo; Il “dono” (charisma) spirituale invece è una facoltà che può essere esercitata da chi ha ricevuto il battesimo dello Spirito Santo. Il primo è per il beneficio di chi lo riceve (Atti 1:8), mentre il secondo, sebbene si manifesti attraverso il singolo individuo, è per il bene comune (I Cor.12:7). Il termine “Carisma” ha come radice “Car” che indica qualcosa che produce benessere in seno alla comunità locale.
- Classificazione dei doni
L’apostolo Paolo presenta un elenco ordinato dei doni dello Spirito ( I Cor 12:8-10):“…a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, carismi di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue”
Comunemente classifichiamo questi doni a gruppi di tre:
- Doni di pensiero (rivelazione) soprannaturale, che rivelano il pensiero di Dio riguardo a particolari situazioni: Parola di sapienza, Parola di conoscenza e Discernimento degli spiriti.
- Doni di potenza (manifestazione) soprannaturale, che manifestano la potenza di Dio in particolari situazioni: Fede, Doni di guarigioni e Opere miracolose.
- Doni di parola o vocali (ispirazione) soprannaturale, che sono dati per l’esortazione, l’edificazione e la consolazione: Profezia, Diversità di lingue e Interpretazione delle lingue.
Naturalmente questa classificazione ha il solo scopo di permettere un’analisi più agevole dei doni. Se l’infinità di Dio non è divisibile, né la Sua onnipotenza separabile dalla Sua onniscienza, chi può dire con precisione dove inizia una e finisce l’altra?
- Regole per l’uso dei doni di parola
Tutti e nove i carismi o doni dello Spirito Santo, hanno lo scopo di manifestare l’intervento diretto di Dio in mezzo al Suo popolo. Per quanto riguarda il culto cristiano emergono in particolare e più comunemente i carismi della parola o vocali. Questi carismi di parola:
- Sono manifestazione dello Spirito Santo (I Cor. 12:7);
- Sono dati per il bene di tutti (I Cor.14:26);
- Sono distribuiti dallo Spirito Santo (I Cor.12:11);
- Debbono essere usati nel culto della chiesa (I Cor. 14:4,5,12,19,23,28);
- Debbono essere controllati ed usati responsabilmente (I Cor. 14:23,32);
- Debbono essere usati in modo limitato (I Cor.14:27-30);
- Debbono essere giudicati (I Cor. 14:29);
- Debbono essere per la comune edificazione ( I Cor.14:26);
- Debbono essere controllati dall’amore ( I Cor.12:30,31).
- Lo scopo dei doni di parola
- Edificare, esortare e consolare ( I Cor. 14:3);
- Istruire (I Cor.14: 19,31);
- Convincere (I Cor. 14:24,25).
Sia l’intervento dello Spirito Santo sempre più evidente in mezzo a noi quando siamo radunati nel nome di Gesù. Sia la preparazione al culto, il canto, la preghiera, la testimonianza, l’offerta, la predicazione della Sua gloriosa Parola, ogni manifestazione carismatica controllata dallo Spirito del Signore, affinché ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine. Gioacchino Caltagirone |