Epistola di GIUDA: cap. 6


Impegno verso i perduti (vv.22,23)

    “Nessuno di noi infatti vive per se stesso…”. (Rom.14:7). Il credente non è qui sulla terra per fare carriera, ma semplicemente per servire il Signore (Col.3:24). Se da un lato dobbiamo combattere per non lasciarci sedurre da falsi insegnamenti, dall’altro lato dobbiamo credere che l’amore di Dio in noi non può lasciarci indifferenti dinanzi al grande bisogno che v’è nel mondo della Grazia di Dio. Le parole di Gesù infatti risuonano ancora forti alle orecchie della Sua Chiesa (Marco 16:15). Questi versi sottolineano, sia la gravità della situazione, sia l’urgenza del compito: “Abbiate pietà…salvateli…strappateli dal fuoco…odiate perfino la veste contaminata dalla carne…”. La Chiesa del Signore deve quindi:
  1. ADOPERARSI SENZA TREGUA PER LA SALVEZZA DELL’UOMO
    Sovente lo scoraggiamento, lo sconforto e la delusione ci inducono a “mollare la presa”, a stancarci e di conseguenza a non adoperarsi più all’evangelizzazione. Ogni singolo credente deve quotidianamente impegnarsi a presentare la grazia di Dio e la salvezza in Gesù ad ogni essere umano che incontra. L’apostolo Giacomo scrive: “Fratelli miei, se qualcuno…si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall’errore della sua via salverà l’anima del peccatore dalla morte…”. Senza tregua dobbiamo:
    • Pregare (Ezechiele 22:30,31);
    • Meditare la Parola (Giosuè 1:8);
    • Andare verso i bisognosi (Atti 8:26).
  2. NUTRIRE PER I PERDUTI AMORE E COMPRENSIONE
    Non si tratta di organizzare conferenze, od organizzare dibattiti per la ricerca della verità, ma di adoperarsi senza tregua per la salvezza delle anime. In altre parole si tratta di nutrire nei confronti dei perduti gli stessi sentimenti di amore e di comprensione che sono stati in Gesù (Fil.2:5; Matteo 9:36; Marco 6:34).
  3. EVANGELIZZARE ATTRAVERSO IL BUON ESEMPIO
    Molto spesso, anzi quasi sempre, le buone e sante azioni risultano migliori di mille belle parole. Infatti il credente attraverso l’esempio di una vita santa potrà attirare i peccatori verso il Signore (I Pietro 2:11,12). Esempio quindi:
    • Nel parlare. La Scrittura esorta tutti i credenti ad usare la lingua per onorare Dio (Giac.3:1-11; Rom.12:10; Col.4:6);
    • Nel comportamento. Sinonimo di condotta, contegno, atteggiamento, modo di fare. Dio ci aiuti a mantenere una condotta santa (I Pietro 1:15-18; Giac.3:13; I Pietro 2:2; 3:16);
    • Nell’amore. (I Cor.16:14; Gal.5:13,14,22; I Giov.5:1,2; Ef.4:15);
    • Nella fede. (I Tim.1:18,19; II Cor.1:24; Ebrei 10:39);
    • Nella purezza. La purezza è antitesi di adulterazione, sofisticazione, contaminazione e corruzione (I Tim.5:22; II Tim.2:21,22).

  4. Gioacchino Caltagirone

Studi: