Tre imperativi per una vita benedetta (Giacomo 4: 7-10)


    Introduzione: Questi versi, presi in esame dall’epistola di Giacomo, riportano tre consigli importanti per noi credenti. Si tratta di tre imperativi, che siamo chiamati a ricercare e praticare, per una vita cristiana benedetta. Sicuramente la Bibbia ci da tanti altri consigli per poter vivere una vita cristiana esuberante, ma qui l’apostolo Giacomo con parole semplici dà l’amorevole consiglio a quanti con cuore disposto desiderano vivere una vita benedetta.

  1. Sottomettetevi a Dio (v 7)
    La sottomissione del credente a Dio, avvenuta per mezzo della nuova nascita in Cristo Gesù è da ricercarsi ogni giorno. Se consideriamo la sottomissione di Gesù al Padre possiamo trarre i seguenti insegnamenti:
    1. la necessità: (Atti 1:8; Luca 22:42) in un mondo ribelle i figli di Dio devono distinguersi per la fedeltà e per l’ubbidienza al Signore nell’ essere dei testimoni sottomessi al Padre;
    2. l’efficacia: non sarebbero mai stati dei ottimi testimoni se non fossero stati sottomessi alla Sua Parola. Sottomettersi al Signore significa essere potentemente usati da Dio (Atti 1:8);
    3. i benefici: non ci sono altri benefici se non quelli di vedere anime salvate per la nostra buona testimonianza.(Atti 2:37).

  2. Appressatevi a Dio (v 8)
    Il credente deve necessariamente, appressarsi a Dio, cioè deve avvicinarsi al Signore al fine di avere un rapporto sempre più intimo con Colui che la salvato dalle tenebre e la trasportato nel Suo regno di luce.
    1. lo scopo: lo scopo per il quale dobbiamo avvicinarci a Dio è affinché la nostra comunione con il Signore vada sempre di più crescendo (II Cor. 13:13). Si parla spesso di comunione, la Bibbia ci racconta di uomini e di donne che hanno avuto un rapporto di comunione intima con Dio. (Adamo, Enoc, Abraamo, Paolo, Giacomo);
    2. i metodi: ci si avvicina a Dio con:
      • la preghiera (Rom. 8:26;Col. 4:2) la preghiera è un mezzo efficace per parlare col nostro Signore in ogni momento e in ogni luogo;
      • la santificazione (II Cor. 3:18): la santificazione è l’Opera progressiva dello Spirito Santo che ci trasforma ad immagine di Cristo;
      • la Parola (Romani 10:8): la Parola ci avvicina a Dio e ci fa conoscere meglio la Sua incantevole Persona e il Suo meraviglioso carattere;
    3. il risultato: è sicuramente edificante. Esempio di Giovanni al cenacolo (Giov. 13.23).

  3. Umiliatevi nel cospetto del Signore ( v 10)
    Dobbiamo innanzitutto distinguere la vera umiltà (Gedeone, Mosè, il pubblicano ecc.. ) dalla falsa umiltà (gli scribi, i farisei i Sommi sacerdoti ecc. .)
    1. la forza: l’umiltà non è sinonimo di debolezza (Giudici 6:14-16), ma di forza che proviene dall’alto;
    2. l’utilizzo: per un servizio potente ed efficace (Esodo 3:10-14);
    3. l’esempio: l’Unico esempio perfetto di vera umiltà: Gesù. (Matteo 11:29).

    Gioacchino Caltagirone

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