La libertà di cui gode il popolo pentecostale "OGGI" “…voi siete stati chiamati a libertà…” Galati 5:13
Ci sono parole di grande importanza, ricche di profondi significati, parole forti e orientatrici, che però nel tempo sembrano essere state svuotate dal loro significato originale. Una di queste parole è “libertà”, termine serio, dai contorni evangelici e dottrinali precisi, da usare con sobrietà, ma trasformata in questi ultimi tempi in una parola che sembra non esprimere più il valore in essa contenuto. In queste lapidarie parole di Paolo riscontriamo delle verità che sono ancora oggi orientatrici per il popolo di Cristo Gesù. Una delle parole chiavi dell’epistola ai Galati è proprio “libertà”, una libertà che essi avevano realizzato in Cristo e che dovevano difendere e custodire rimanendo “fermi” in Lui. I Galati proprio come noi, avendo accettato Gesù come loro personale Salvatore, erano finalmente giunti alla vera libertà. Erano, infatti, liberi dalla colpa che gravava sul loro cuore, liberi dal male e dal peccato; Cristo aveva messo nel loro cuore un cantico nuovo. Eppure il nemico con le sue macchinazioni era in agguato, questi credenti correvano il pericolo di perdere tutti i benefici derivanti dalla loro libertà in Cristo. Il significato del termine: Il termine “libertà” ha diverse sfumature sia nella lingua italiana che in quella del Nuovo Testamento; può voler dire, infatti “che non è più obbligato, che non subisce costrizioni, impegni, legami” o anche “che non è soggiogato da poteri tirannici” oppure ancora indica “la condizione di chi non è prigioniero”. Consideriamo insieme:
- IL RICHIAMO
“…state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù” (v. 1). L’apostolo Paolo da parte del Signore ricorda ai Galati quale fosse il loro stato spirituale prima di realizzare la salvezza in Cristo. Questo richiamo divino è necessario in quanto soltanto il Signore può definitivamente operare grandi liberazioni nel cuore dell’uomo (Es.8:20-24). Infatti, prima di conoscere Gesù tutti noi eravamo:
- Schiavi del peccato(I Cor.7:23; Rom.6:17; I Pietro 2:16). Ricordiamoci che siamo essere umani, deboli, corrotti, abbiamo bisogno di realizzare la libertà ogni giorno;
- Smarriti come pecore(I Pietro 2:25). Il nemico delle anime nostre desidera farci perdere “la via, la verità, la vita”, ma noi vogliamo rimanere attaccati al Pastore delle anime nostre;
- Schiacciati dalle concupiscenze(I Giov.2:16; Giac.1:15). Attenzione! Non dobbiamo mai sentirci sicuri di noi stessi;
- Soffocati dalle cattive abitudini(I Cor.11:16). Paolo fa riferimento a delle abitudini che facevano parte della vecchia vita e non certamente della nuova natura in Cristo;
- Soggiogati dall’avversario(II Tim.2:26). Egli ci teneva schiavi e lontani da Dio, ma il Signore ha rotto con la Sua potenza ogni legame diabolico e ci ha dato la libertà nel Suo nome.
- LA SORGENTE
“Cristo” ci ha liberati” (v. 1). Egli è la sorgente della libertà. In Lui ogni credente trova liberazione dal peccato, dal giudizio e dalla condanna eterna (Col.1:13; Apoc.1:5; Dan. 3:17; II Cor.1:10). Libertà che scaturisce:
- Dalla Sua morte vicaria(I Cor.1:22-24). Dalla Sua opera vicaria e dal messaggio della croce scaturisce la vera libertà di cui ogni essere umano necessita;
- Dalla benedetta Parola di Dio(II Tim.2:9). La Parola di Dio, il messaggio della Buona Novella dell’Evangelo di Gesù Cristo è potenza liberatrice;
- Dal Suo sangue prezioso( I Pietro 1:18,19; Ef.1:7; I Giov.1:7). Noi crediamo che nel sangue di Gesù v’è ancora potenza per essere tutti quanti purificati da ogni iniquità.
- I DESTINATARI
“…voi siete stati chiamati a libertà” (v. 13). È un messaggio rivolto alla Sua Chiesa, a tutti coloro cioè che si dispongono a ricevere le parole del Cristo e a realizzarle nella loro vita. Un messaggio rivolto:
- Ai Galati(Gal.1:2, 6; 3:1-3). La superficialità spirituale dei Galati rischiava di indebolire la grazia della libertà da loro realizzata;
- Ai giovani di oggi(II Tim.2:22; Tito 2:6; I Giov.2:13, 14). Questa libertà deve essere non soltanto ricevuta, ma anche custodita (il problema del prodigo fu proprio questo, il non saper conservare quello che dal Padre aveva ricevuto);
- Agli anziani(I Pietro 5:1). Il termine “anziano”, utilizzato dall’apostolo Pietro, nel Nuovo Testamento può avere un significato relativo sia all’età (Luca 1:18), sia alla maturità spirituale (I Pietro 5:5) ma, con una lieve variante, anche al servizio (Efesini 6:20). Sono forme che derivano tutte da una parola che vuol dire “essere avanti”. La maturità spirituale è conseguenza di una vita vissuta appieno nella libertà di Cristo.
- LE MANIFESTAZIONI
“Il frutto” dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” (v. 22). La libertà ricevuta in Cristo dobbiamo manifestarla avendo davanti a noi due grandi obbiettivi: l’edificazione del corpo di Cristo e la salvezza dei perduti. Paolo, scrivendo a Timoteo, lo esorta ad essere di “esempio nel parlare, nel comportamento, nell’amore, nella fede, nella purezza” (I Tim.4:12). Questa libertà cristiana si manifesta inoltre:
- Nel vivere una vita di preghiera(Ef.6:18; Ebrei 10:19-23) innanzitutto a casa e poi in chiesa;
- Nel praticare la Parola di Dio(Giac.1:22; Giosuè 1:8). Deve essere interiorizzata e vissuta;
- Nella frequenza dei culti(Atti 2: 42-47; Ebrei 10:25). Non soltanto in quelli straordinari, ma sempre. Abbandonare le riunioni è una cattiva abitudine;
- Nell’onorare i genitori(Ef.6:2). Un comandamento con promessa;
- Nel vestire in modo conveniente. Un credente libero s’impegnerà a difendere ciò che Dio ha prodotto mediante la grazia anche mantenendo un abbigliamento adatto, sobrio, ordinato, pulito, curato. In Efesini 6:10-17, la Scrittura ci indica alcuni preziosi vestiti che non possono mancare nell’armadio di un pentecostale che ha realizzato la libertà in Cristo;
- Nell’ubbidienza totale a Dio(Rom. 6:19);
- Nel servizio cristiano(Rom.12:11; Col.3:24). La libertà nel servizio si manifesta con l’umiltà, la mansuetudine e l’autocontrollo;
- Nella testimonianza dell’Evangelo(Atti 4:33; II Pietro 1:16);
- Nello svago(Ef. 5:11, 15). Facciamo attenzione ai luoghi che frequentiamo apparentemente “innocui”: (cinema, locali di ritrovo, pub, oppure in luoghi dove ci si diverte in spettacoli) che, per quanti hanno sperimentato la Grazia e la libertà di Dio, non dovrebbero avere alcun senso né potere.
- I BENEFICI
“Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito” ” (v. 25). Il credente, pur essendo una persona “libera” di compiere diverse cose, deve ricordare che non tutto contribuisce alla sua benedizione ed edificazione. La libertà in Cristo di cui oggi disponiamo deve essere urgentemente utilizzata al fin di realizzare benefici gloriosi ed eterni nella nostra vita.
- La Sua presenza(Ebrei 10:19). La Sua presenza non è schiacciante ma edificante, rassicura, aiuta, consola, edifica, ristora, rallegra;
- La Sua guida(Giov. 16:13). Per mezzo della Sua Parola, dello Spirito Santo, delle circostanze, di consigli saggi;
- La vita eterna(Rom.6:22). Un dono futuro, ma realizzato in Cristo anche oggi.
La libertà di cui il popolo pentecostale oggi gode scaturisce dal perfetto sacrificio di Cristo: preserviamo e custodiamo la libertà cristiana ricevuta rimanendo saldi e incrollabili sulla “Roccia dei Secoli” (Isaia 26:4).
Gioacchino Caltagirone
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