LA NUOVA Gerusalemme “E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo”.Apocalisse 21:2
 È interessante notare il posto rilevante che la profezia occupa nelle Sacre Scritture. Nell’Antico Testamento 17 libri su 39 sono libri profetici e nel Nuovo Testamento interi capitoli dei Vangeli, delle Epistole e tutta l’Apocalisse sono ugualmente dedicati alla profezia. Noi crediamo che “tutta la scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona” (II Tim.3:16,17). Di conseguenza, per essere dei veri credenti, siamo tenuti ad accettare il messaggio profetico e a considerarlo a fondo. Con l’aiuto del Signore esamineremo insieme la promessa biblica della nuova Gerusalemme. Nella Bibbia è descritta come: - Una sposa(Apoc. 21:9);
- Una sposa adorna (Apoc. 21:2);
- La moglie dell’Agnello (Apoc. 21:9);
- La santa città (Apoc.21:2);
- La santa Gerusalemme (Apoc. 21:10);
- La casa del Padre (Giov. 14:2);
- La città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste(Eb.12:22);
- La nuova Gerusalemme (Apoc. 3:12);
- La patria migliore (Eb. 11:16);
- Un luogo di gioia (Is. 65:18).
- LA PROMESSA DELLA SANTA CITTÀ
“Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?” (Giov.14:2). Dio è fedele! E tutte le Sue promesse sono fedeli (II Cor. 1:20). In tutta la Scrittura la promessa della vita eterna occupa un posto di rilievo (Dan. 12:2; Giov.3:16,36; I Tess.4:16). Consideriamo insieme:- La promessa annunciata (Is. 65:18);
- La promessa ribadita (Giov.14:2,3; Eb.11:9,10);
- La promessa ricercata (Eb. 11:13-16; 13:14);
- La promessa è per tutti quelli che credono e mantengono viva la loro professione di fede (Apoc.3:11-13; Gal.4:22-26).
Con la redenzione siamo stati per fede avvicinati “…al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele” (Eb.11:22-24).
- LA SPERANZA DELLA SANTA CITTÀ
“…aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù” (Tito 2:13). La nostra speranza è quella di entrare nella santa città e di godere con Dio l’eternità. Questa dimora eterna, nella quale abiteremo con i santi di ogni tempo, non avrà bisogno né di sole né di luna perché la gloria di Dio la illuminerà (Apoc. 21:23), l’Agnello sarà il Suo luminare e tutti i redenti cammineranno alla sua luce (Apoc. 21:24). La luce della nuova Gerusalemme sarà simile a una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino (Apoc. 21:11). Queste verità bibliche ci spingono a glorificare Gesù, “la vera luce che illumina ogni uomo” (Giov.1:9). Colui che ha illuminato il nostro cuore con la salvezza continuerà ad illuminare le nostre vite per l’eternità (Is.45:7; Giov.8:12). Nella nuova Gerusalemme non ci sarà più:- La maledizione (Apoc. 22:3). Dove c’è il trono di Dio c’è la benedizione!
- La notte (Apoc. 21:25;22:5). La notte non esisterà più, semplicemente perché siamo stati fatti figli di luce (I Tess. 5:5);
- Il Tempio (Apoc.21:22). Diversi passi affermano la presenza di un tempio (Apoc. 3:12;7:15), mentre qui la Bibbia afferma che non vi è alcun tempio. Senza dubbio possiamo affermare che il Tempio non sarà un edificio, ma Cristo stesso (Apoc.7:15). Non ci sarà bisogno di un tempio per adorare perché la presenza di Dio riempirà letteralmente il nuovo cielo e la nuova terra (Apoc.22:3). Gloria a Dio! Prepariamoci ad entrare nell’illimitata presenza del Signore (I Tess.4:17);
- Le lacrime, il dolore, le grida, la morte (Apoc. 21:4). In cielo non si verseranno lacrime, non ci sarà più il dolore, la delusione, la tristezza, la paura, la morte, tutte queste cose non esisteranno più (Is. 53:4,5; I Cor.15:54-57).
- LA PREPARAZIONE PER LA SANTA CITTÀ
“Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata”(Apoc.19:7). La nuova Gerusalemme sarà un luogo dove, insieme a Dio, “regneremo nei secoli dei secoli” (Apoc. 22:5); siamo dunque chiamati a prepararci degnamente per questo momento. Il cielo è per coloro che hanno lavato le loro vesti col sangue dell’Agnello (Apoc. 22:14). La Chiesa del Signore è chiamata a prepararsi ogni giorno in vista del Suo imminente ritorno (Apoc. 19:7). Via da noi, pertanto, ogni forma di peccato; vogliamo santificarci, consacrarci interamente a Lui (Apoc. 21:7; Eb. 12:14). Tutti coloro che ripongono la propria fede, la fede che salva, in Gesù Cristo e camminano in santità, secondo le Scritture, erediteranno la pienezza della nuova creazione (Rom. 8:16,17; Apoc. 21:6-8). Consideriamo insieme:- La preparazione individuale (Apoc.22:11; Ef.4:31);
- La ricerca della santità (Rom. 6:22; II Pt. 3:11);
- Lo studio della Parola di Dio (II Tim. 3:16);
- L’esercizio della pietà (I Tim. 4:8);
- La partecipazione alle riunioni di culto (Eb. 10:25).
Gioacchino Caltagirone |